Welcome to our website !

Intervista a Giusy Massarini

By 20:51



Giusy Massarini, insegnante di danza, coreografa e direttrice della Scuola di Danza “In Punta di Piedi”. Giusy parla della danza come di una disciplina che richiede costanza, passione e dedizione. Il ballo per Giusy è poesia, è vita. Ha lottato contro tutti e tutto per essere dove è oggi e per realizzare il suo sogno. Se dovessi rappresentare Giusy con una citazione, sceglierei quella di Isadora Duncan che recita così: “Esprimere ciò che vi è di più morale, sano e bello: questa è la missione della danzatrice”.

Giusy Massarini, insegnante di danza, coreografa e direttrice della Scuola di Danza "In Punta di Piedi". So che essere un’insegnante è sempre stato ciò che volevi. È stato difficile raggiungere l’obiettivo?
Mentirei se dicessi il contrario, è stato molto difficile raggiungere l‘obiettivo, perché oltre alle difficoltà che normalmente si possono “incontrare” nella “corsa” per realizzare i propri sogni, nel corso della mia vita sono “inciampata” in molti ostacoli. La maggior parte delle persone non credeva infatti che io potessi, data la mia giovane età, riuscire nel mio intento e ancora oggi la stragrande maggioranza di chi mi conosce, non aspetta altro che vedermi “fallire”. Purtroppo per loro sono troppo forte e cocciuta.

Cosa consiglieresti a chi come te, ha un sogno nel cassetto ma ha timore di fallire?
Sicuramente di avere coraggio, il coraggio di continuare a lottare e sperare. Il coraggio di non arrendersi, non mollare, non lasciare che le difficoltà o frustrazioni della vita rovinino ciò che si desidera realizzare. Fallire fa parte della vita, potrebbe succedere a chiunque, ma non dobbiamo lasciare che la paura di perdere ci impedisca di partecipare, altrimenti avremmo perso in partenza. Non sappiamo quanto tempo abbiamo a disposizione durante la nostra vita e dunque per ciò che possiamo dovremmo per lo meno cercare di essere felici giusto? E non mi viene in mente davvero niente di meglio, per essere felici,  che realizzare i propri sogni.

Oltre a te stessa, pensi di dover ringraziare qualcuno per l’essere e l’aver conquistato ciò che sei e hai oggi?
Sì, credo che le persone che maggiormente mi sono state vicino siano senza dubbio i miei familiari. In primis mia madre che, nonostante questa non sia la strada che sperava per me, mi ha comunque affiancata in questi anni, con amore e dedizione. Poi mio padre che per me e per la mia scuola farebbe di tutto e mio fratello, il mio punto di riferimento assoluto. Inoltre sento di dover ringraziare tutti coloro i quali mi hanno sempre seguito e dato fiducia, chi lavora con me, le mie amiche di una vita, i miei allievi che sono ciò che di più bello ho al mondo e i loro genitori che ogni anno mi affidano i loro figli con assoluta fiducia nei miei confronti e mi permettono così di crescere insieme a loro.

Si dice che la danza sia un vero e proprio strumento per svelare la personalità delle persone. Cosa ne pensi a riguardo?
Ci sarebbe tantissimo da dire sulla danza, credo sia il modo migliore per esprimere ciò che si sente. “Fai danzare la tua anima” è una frase che si legge spesso su internet e penso racchiuda ciò che un ballerino prova. Basta ascoltare la musica per iniziare un “viaggio”. Nella mia scuola lavoro molto sulla personalità e su ciò che provano i miei allievi, soprattutto nei corsi con i più grandi cerco insieme a loro di capire, attraverso la nostra arte, i nostri sentimenti e i vari cambiamenti che ci e li accompagnano nelle fasi della crescita.

Sei una donna forte, caparbia con obiettivi ben chiari da raggiungere. Cosa ti auguri per il mondo femminile in un futuro prossimo? Ci sarebbe qualcosa a tuo avviso da cambiare?
Mi sono sempre definita una Mulan piuttosto che una Cenerentola, ho sempre preferito le guerriere alle principesse. Sin da piccola mi chiedevo come fosse possibile che una principessa non facesse nulla per salvarsi, ma solo aspettare di essere salvata dal principe azzurro. Non concepivo e non capisco tutt’ora il ruolo della donna nella società. Certo, abbiamo fatto “passi da gigante”, come la storia ci insegna, ma credo che c’è ancora molto da fare e tanti altri obiettivi da raggiungere. Per un futuro mi auguro di vedere sempre più donne in posizioni di grande rilevanza e credo che, per cambiare ciò che ci circonda, dobbiamo prima cambiare noi stessi; dunque per migliorare la condizione della donna nella nostra società, dovremmo per primi cambiare il nostro modo di pensare ed eliminare del tutto gli stereotipi che, ahimè, ci accompagnano da secoli. 

You Might Also Like

0 commenti